
Greek Coins - Magna Graecia - Catalog of Greek Coins in the British Museum 8 Vol
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Catalogo Monete Greche della Magna Grecia del British Museum: Guida Completa
Perché collezionare le monete magnogreche oggi
Se ami la storia antica, le monete greche della Magna Grecia sono un ponte tangibile tra te e le polis che fiorirono nell’Italia meridionale dal VI secolo a.C. Taranto, Metaponto, Sibari e molte altre città non coniarono semplici mezzi di scambio, ma vere opere d’arte che ci parlano di mitologia, economia e potere politico.
Negli ultimi cinque anni l’interesse per la numismatica magnogreca è esploso: case d’asta internazionali registrano aumenti medi del 18 % per gli stateri di Taranto in conservazione EF. Collezionare (o semplicemente studiare) queste monete ti permette di:
- Approfondire la cultura greco-italica senza filtri accademici
- Tutelare il tuo capitale in un bene fisico storicamente decorrelato dai mercati finanziari
- Entrare in una community globale di appassionati che cresce ogni mese
Storia e caratteristiche delle monete greche Magna Grecia
Origine delle prime emissioni a Metaponto, Taranto e Poseidonia
La prima monetazione d’Occidente nasce attorno al 540 a.C. a Metaponto, con stateri in argento dal peso medio di 7,9 g raffiguranti la spiga d’orzo—simbolo di prosperità agricola. Taranto segue con gli iconici stateri cavallereschi, mentre Poseidonia sceglie il dio del mare. Queste emissioni attestano l’autonomia economica delle colonie greche rispetto a Siracusa e Atene.
L’evoluzione tecnica: dallo stile incuso alle raffinate doppie magistrature
Le primissime monete magnogreche mostrano un’insolita tecnica incusa: il rovescio riproduce in incavo l’immagine in rilievo del dritto, risultato di stampi coniati “a negativo”. Dal V secolo a.C. la tecnica evolve; compaiono simboli di zecca, monogrammi dei magistrati e campi volutamente lisci per esaltare il soggetto principale.
Iconografia e messaggi nascosti
Delfini, aratri, cavallucci marini e figure mitiche—ogni elemento rispondeva a specifici messaggi politici o religiosi. Ad esempio, lo stater di Taranto che raffigura un giovane a cavallo simboleggiava la potenza militare della colonia, mentre la spiga metapontina esaltava la fertilità delle sue pianure.
Dentro al Catalogo del British Museum (8 volumi)
Il Catalogo del British Museum per la Magna Grecia costituisce il riferimento scientifico più autorevole per identificare oltre 8 000 esemplari, corredati da 260 tavole fotografiche. L’opera—curata tra il 1883 e il 1903 da Reginald S. Poole—fa parte di una collana di 29 volumi dedicati alle monetazioni greche pubblicata a Londra dagli stampatori Woodfall & Kinder. :contentReference[oaicite:0]{index=0}
Struttura e punti di forza
- Classificazione per città con indicazione di legends e varianti di conio
- Dati metrologici (peso in grani, diametro) essenziali per riconoscere falsi
- Note storiche e confronti con altre collezioni museali
Novità dell’edizione digitale
I PDF ad alta risoluzione consentono di zoomare dettagli invisibili nelle foto stampate. Puoi cercare in full-text magistrati, simboli o legende—risparmiando ore di consultazione cartacea.
Valore, rarità e trend di mercato delle monete greche Magna Grecia
Secondo i dati delle principali case d’asta (Roma Numismatics, CNG e NAC) gli stateri incusi di Sybaris in q.FDC hanno toccato i 22 000 € nel 2024, mentre un nomos di Taranto con cavaliere volante ha superato i 85 000 € lo scorso febbraio. La rarità si misura combinando:
- Numero di esemplari noti su censimenti museali (R 1–R 8)
- Stato di conservazione (da G a FDC)
- Importanza iconografica (prime emissioni, ritratti di Apollo o Herakles)
Suggerimento: usa il Catalogo per verificare peso e diametro — uno scarto oltre il 3 % è red flag di conio barbarico.
Come usare il catalogo per la tua collezione
Identificazione rapida in 3 passi
- Passo 1: Individua simbolo principale (es. spiga, cavallo, ninfa)
- Passo 2: Confronta legenda e stile di lettere
- Passo 3: Controlla peso e asse di conio rispetto alle tabelle
Creare schede personalizzate
Fotografa la moneta in luce radente e annota dati nel foglio Excel allegato al PDF. Il British Museum assegna un codice progressivo (es. BMC 123) che potrai riportare nelle tue etichette per facilitare future rivendite.
Dove acquistare il Catalogo (versione PDF + ristampa cartacea)
FAQ – Domande frequenti
Quanto costa l’intera serie di 8 volumi?
La versione digitale in PDF oscilla tra 29 € e 39 € a seconda delle promozioni; la ristampa cartacea di alta qualità su Amazon parte da 149 €.
Il catalogo copre solo la Magna Grecia?
Sì, questi 8 volumi si concentrano sulle zecche dell’Italia meridionale. Altre regioni (Ionia, Tracia ecc.) sono divulgate in volumi separati della stessa collana. :contentReference[oaicite:1]{index=1}
È adatto ai principianti?
Assolutamente. Ogni moneta è corredata da spiegazioni iconografiche e tabelle intuitive; tuttavia per iniziare potresti abbinarlo a un manuale di base sulla classificazione delle conservazioni.
Come riconosco un falso moderno?
Verifica peso e diametro con un calibro digitale, controlla la presenza di bolle da fusione e confronta il bordo con le foto ad alta risoluzione del British Museum.
Conclusione: la tua avventura numismatica inizia qui
Ogni moneta magnogreca è un frammento di storia che puoi tenere tra le mani. Con il Catalogo del British Museum avrai un navigatore infallibile per esplorare valori, rarità e contesto storico. Non rimandare: clicca qui e inizia il tuo viaggio nella Grecia d’occidente. Se l’articolo ti è stato utile, lascia un commento e condividi le tue scoperte!